Secondo uno studio di Confartigianato Sardegna, nel 2015 Oristano ha segnato un’importante crescita del 5,9% per quanto riguarda i consumi elettrici. Un risultato, questo, che va in controtendenza a quello della Regione che ha segnato un -0,2% rispetto al 2014. Ma la sorpresa arriva dal fotovoltaico dove Oristano produce 182,2 GigaWatt, ben 1.129 Watt pro capite, mentre la Regione ha subito un notevole calo del 3,8%.
In ogni caso, evidenzia LaBarbagia.net la Sardegna è la 4a regione italiana con la più alta propensione alla produzione di energia da fonti rinnovabili al netto dell’idrico– data da fonte eolica, fotovoltaica, geotermoelettrica e biomasse, inclusa la parte dei rifiuti non biodegradabili – con 1.083 Watt di potenza efficiente per abitante, dietro a Molise con 1.849 Watt per abitante, Basilicata con 1.582 Watt per abitante e Puglia con 1.276 Watt per abitante.
Il commento:
“Il primo dato è, purtroppo, legato strettamente alla crisi delle imprese – commenta Maria Carmela Folchetti, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – mentre il secondo è un campanello d’allarme da non sottovalutare perché nelle rinnovabili lavorano migliaia di addetti, e perché in queste fonti di energia alternativa si sta investendo tantissimo”.
“Quello delle energie rinnovabili è un sistema importantissimo perché alle imprese manifatturiere consente produzioni pulite e semi-indipendenti – continua la Folchetti – e a quelle dell’installazione e della manutenzione permette di avere un ampio bacino di interventi a garanzia di sistemi sempre efficienti”. “Il settore dell’installazione e manutenzione – continua la Presidente– però è molto delicato e fragile, perché sottoposto costantemente alle repentine innovazioni, alle fluttuazioni del mercato elettrico, all’andamento delle imprese e dei consumi domestici”.
FONTE: LaBarbagia.net