La via Ugo Foscolo cambierà nome! Appare evidente a chiunque costeggi il palazzo dell’ATS di via Carducci la presenza ingombrante di decine di vetture di servizio bianche con l’adesivo del servizio sanitario regionale disseminate nei (pochi) parcheggi bianchi e sopratutto negli stalli blu presenti nelle strade adiacenti e nel area di sosta del parcheggio multi piano. Neanche ai bei tempi dei grandi piazzali FIAT di Mirafiori una tale distesa di auto tutte uguali in una tale concentrazione da far pensare che la toponomastica possa essere modificata a discapito del sommo poeta dei Sepolcri a beneficio di ciò che lo sguardo dei passanti incontra. Non è la prima volta che, a dispetto del vero nome (corso Umberto I) prevale l’appellativo popolare di “via dritta” e, addirittura, nonostante la perdita del terzo palmizio, piazza Martini continui ad essere chiamata simpaticamente dagli oristanesi piazza tre palme.
La questione parcheggi appare oggi sempre irrisolta, la presenza delle strisce blu, ineluttabile necessità per un continuo ricambio degli utenti di uffici e negozi, non ha ancora raggiunto il giusto grado di maturità sopratutto nel pieno utilizzo delle grandi strutture di via Mariano IV, di vico Verdi e appunto di via Foscolo. Nell’affrontare il tema molto serio per chi vive e lavora in aree cittadine congestionate dal traffico, un tono di ironia non guasta ma, allo stesso tempo è possibile avanzare possibili soluzioni i cui risvolti positivi possono essere molteplici. Nelle immediate adiacenze del palazzo del servizio sanitario territoriale (via Manzoni) è presente una struttura da adibire a parcheggio pubblico mai ultimata e messa in servizio che sarebbe adeguatamente capiente per le esigenze della “Flotta” di panda bianche dell’ATS. La presenza di una struttura dedicata così vicina agli uffici potrebbe portare i seguenti benefici: Terminare un incompiuta (ultraventennale), liberare gli stalli di parcheggio per utenti e residenti, eliminare una fonte potenziale di rischi igienico sanitari determinato dall’immobile abbandonato, fornire all’azienda sanitaria una rimessa sicura del parco veicoli in loro dotazione.